
La mia piccola Ines” di Graziella Di Santo: un libro commovente sul legame indissolubile tra uomo e cane
Autrice:
Graziella Di Santo
Genere: Narrativa emozionale
Anno: 2025
Formato: Kindle Edition
Pagine: 25
Lingua: Italiano
Introduzione: La narrazione che cura
Nel panorama della narrativa emozionale, La mia piccola Ines di Graziella Di Santo è un libro che riesce a colpire il cuore del lettore sin dalle prime righe. Non è un romanzo convenzionale, ma un diario d’amore, una testimonianza personale, un inno alla dedizione e alla compassione. È il racconto di un legame unico tra una donna e la sua cagnolina malata, che si trasforma da timore in salvezza reciproca.
Trama e struttura
Il libro è diviso in 15 capitoli più un capitolo finale, ciascuno dei quali racconta una fase intensa e profondamente umana della convivenza tra l’autrice e la sua cagnolina Ines, adottata quasi per caso in un momento di lutto e smarrimento personale. L’inizio, segnato dalla paura dei cani, si trasforma presto in una dichiarazione d’amore verso un essere indifeso ma straordinario.
Ogni capitolo è un passo di un percorso emotivo profondo: dall’adozione alla scoperta della malattia (filariosi, epilessia, morbo di Cushing, diabete), dai momenti di crisi a quelli di gioco, dalle notti insonni ai tramonti sul mare, fino all’accettazione della vecchiaia e alla consapevolezza del dolore della separazione.
Temi principali
🐾 Il legame uomo-animale
Il cuore pulsante del libro è il rapporto tra l’autrice e Ines, costruito su amore incondizionato, cura e rispetto. Non si tratta di semplice affetto, ma di una fusione profonda: Ines diventa parte integrante della quotidianità dell’autrice, la sua “bambina”, una compagna di vita che ha saputo restituire senso, presenza e resilienza.
⚕️ La malattia e la cura
Uno degli aspetti più toccanti del libro è il dettaglio con cui vengono narrate le patologie di Ines, trattate con rigore, dolore e speranza. La filariosi, l’epilessia, il morbo di Cushing e infine il diabete si intrecciano in una lunga battaglia, affrontata con una dignità silenziosa da entrambe. La narrazione diventa quasi terapeutica, mostrando quanto sia difficile, ma anche profondamente umano, amare qualcuno nella fragilità.
🌅 La quotidianità come atto d’amore
Dalle passeggiate al mare ai momenti nel camper, dal gioco con le pietre ai rituali serali: ogni gesto quotidiano è un atto d’amore che rivela quanto la vita possa essere meravigliosa anche nella fatica, se vissuta con il cuore aperto. Ines è presente ovunque, ed è questo che trasforma ogni pagina in una carezza.
🛡️ Risposta alle critiche
Molto forte è anche il capitolo in cui l’autrice risponde con lucidità e coraggio a chi suggerisce la soppressione di Ines per “pietà”. La Di Santo risponde con la voce dell’empatia, della conoscenza e dell’amore, rifiutando l’idea che la sofferenza debba essere eliminata invece che accolta e curata.
🧬 Un amore che sopravvive al tempo
Ines, pur essendo “bruttina” per gli standard estetici, diventa il simbolo di una bellezza autentica e profonda, quella che nasce dalla condivisione, dalla gratitudine e dalla lealtà. Il legame che va “oltre il tempo” è il lascito più grande che questo libro consegna al lettore.
Stile e voce narrativa
La scrittura di Graziella Di Santo è intima, diretta e autentica. Non ci sono artifici letterari, ma uno stile semplice e sentito, che riesce ad entrare in empatia con il lettore. È come ascoltare una confidenza, leggere un diario scritto con le lacrime agli occhi ma anche con il sorriso sul volto. Ogni parola è scelta per trasmettere verità e vicinanza.
Perché leggere La mia piccola Ines
✔ Perché è un libro che consola: chi ha amato un animale si ritroverà in ogni pagina.
✔ Perché è una storia di coraggio e dedizione, una testimonianza rara di cosa significhi davvero prendersi cura.
✔ Perché è un tributo alla resilienza: quella di chi soffre e di chi resta al fianco.
✔ Perché ci ricorda che la bellezza non ha forma, ma vive negli atti d’amore quotidiani.
Conclusione
La mia piccola Ines è un libro che non si dimentica, che fa commuovere ma anche riflettere. È un inno all’amore più puro, quello che si dona senza aspettative, che resiste alla malattia, al tempo, al dolore. Un racconto che ci insegna, con delicatezza e potenza, che anche un piccolo cane spelacchiato può diventare l’universo intero per chi lo ama davvero.
“Ogni istante con lei è amore autentico, un ricordo che porterò per sempre nel cuore.”
📚 Consigliato a:
- Chi ha un animale domestico o ha vissuto una perdita importante.
- Chi cerca una lettura autentica, emozionale, capace di guarire.
- Chi vuole comprendere cosa significa amare oltre le apparenze.
🌟 Recensione di Davide Cipollini
“La mia piccola Ines” di Graziella Di Santo
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“La mia piccola Ines” non è semplicemente un libro: è una carezza all’anima.
Graziella Di Santo ci accompagna in un viaggio profondamente umano, fatto di paure da superare, di battaglie silenziose e di amore incondizionato. Il racconto della sua vita con Ines – una cagnolina fragile, dolce, irripetibile – è una dichiarazione d’amore potente, sincera e commovente, capace di scuotere anche i cuori più duri.
Attraverso una scrittura autentica, senza filtri, l’autrice ci mostra cosa significa davvero prendersi cura: sacrificio, dedizione, notti insonni e costanti attenzioni. Ma anche sguardi, silenzi condivisi, piccole conquiste quotidiane. Ines diventa il simbolo della vita che resiste, del cuore che non si arrende, della bellezza che vive nell’imperfezione.
Questo libro ha il potere raro di farti ridere con tenerezza e piangere con dignità.
È un abbraccio narrativo che ci ricorda quanto possa essere profondo e salvifico il legame tra un essere umano e un animale.
Un’opera preziosa, che ogni amante degli animali dovrebbe leggere almeno una volta nella vita.
Graziella non ha solo salvato Ines – è Ines che ha salvato tutti noi.